E tu, che scettico sei? Le tipiche frasi di chi non ha capito Bitcoin.
STRUMENTI DI ORANGE PILLING
“Non mi fido perché non posso toccarli, preferisco mettere i risparmi in qualcosa di solido.
Partiamo da un dubbio sicuramente ragionevole, soprattutto se l'alternativa è il buon caro vecchio oro, ma se si considera che gran parte dei risparmi sono memorizzati in forma di numeri digitali nei conti correnti, che a differenza di Bitcoin possono essere pignorati, confiscati o semplicemente censurati verso soggetti specifici, bitcoin offre inalterabilità dei saldi, incensurabilità, inconfiscabilità e sopratutto non può essere stampato da nessuno a costo zero. Qualunque risparmio in forma fisica ha inoltre il problema della liquidità: un immobile non è così facile e veloce da vendere, e in caso si rendesse necessario lasciare la propria nazione, qualunque bene fisico sarebbe una zavorra, che nel frattempo, ad esempio in caso di guerra o calamità, potrebbe andare a valore zero.
Inalterabilità dei saldi: Il registro pubblico distribuito (blockchain) su cui si basa il Bitcoin è progettato per essere resistente alle modifiche non autorizzate. Una volta che una transazione è registrata sulla blockchain, è impossibile modificarla. Questa inalterabilità può aumentare la fiducia nella sicurezza dei fondi, ma non vale per tutte le criptovalute: il costo d'attacco può essere ridicolmente piccolo per monete secondarie.
Incensurabilità: A differenza dei conti bancari tradizionali, che possono essere soggetti a censure o bloccati dalle autorità, Bitcoin è resistente a tali interruzioni. Gli individui possono inviare e ricevere Bitcoin senza dover fare affidamento su intermediari centrali, senza barriere geografiche o di qualunque altro tipo ( vedi conti bloccati ai cittadini russi, o alle donne in alcuni paesi mediorientali ).
Inconfiscabilità: Gli asset fisici, come l'oro o l'immobiliare, possono essere soggetti a confisca da parte delle autorità governative o di creditori. Il Bitcoin, a meno che non venga custodito presso terzi, è al sicuro da tali rischi di confisca ( vedi conti bloccati ai camionisti canadesi in protesta).
Limitata creazione di nuove unità: A differenza delle valute tradizionali, Bitcoin ha un'offerta limitata. Con un massimo di 21 milioni di Bitcoin che potranno mai essere estratti, non può essere "stampato" da una banca centrale o da un governo a volontà, il che può contribuire a prevenire l'inflazione incontrollata.
Liquidità e portabilità: Il Bitcoin è altamente liquido e può essere scambiato in modo relativamente rapido e semplice su molte piattaforme di criptovalute, ma sopratutto tra individui e senza intermediari. Questa liquidità e la portabilità rendono il Bitcoin una forma di risparmio e investimento flessibile anche in tempi di incertezza politica ed economica.
Per tutti questi motivi, bitcoin è molto più concreto di quanto si possa percepire ad un primo approccio, e di fatto è un unicum: è l’unico elemento digitale non duplicabile, e raggiungere questo unicum è stato di per sé una scoperta storica.
“Non mi fido di Bitcoin perchè il creatore è anonimo, avrà deciso di restare tale perché sicuramente prima o poi scapperà con i soldi”
Non solo il creatore ( o i creatori, sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ) di Bitcoin è anonimo, ma è anche scomparso dai radar dal 2010. Questo è però uno degli elementi fondamentali per la sicurezza della rete stessa, e non un punto che possa minarne la credibilità. Se non fosse anonimo sarebbe un punto d'attacco troppo facile per chiunque volesse attaccare il protocollo, che si tratti di un criminale in cerca di bottino o i servizi segreti di qualche nazione. Questo è uno degli elementi che distingue Bitcoin anche dalle criptovalute: proprio perché ognuna di esse fa capo ad un leader, un'azienda o una fondazione con nomi e cognomi, sono facilmente censurabili bussando alla porta della persona giusta.
Sicurezza del Protocollo: L'anonimato di Satoshi Nakamoto è stato intenzionale e fatto per proteggere la rete Bitcoin stessa. La sua identità sconosciuta impedisce che possibili punti di attacco siano rivolti direttamente contro di lui o di lei. Questo ha contribuito a mantenere la sicurezza e l'integrità del protocollo Bitcoin per oltre un decennio.
Decentralizzazione: L'anonimato del creatore di Bitcoin si allinea con il principio fondamentale di decentralizzazione del protocollo. Bitcoin è una rete peer-to-peer senza un'autorità centrale, simili a quelle utilizzate per lo scambio di musica e video, che esattamente come bitcoin, non è mai stata fermata da alcun oppositore, a differenza del centralizzato Napster, assimilabile ad un qualcosa come Ethereum, Solana ecc. Questa mancanza di una figura leader è essenziale per evitare la censura e il controllo centralizzato.
Immutabilità del Protocollo: La mancanza di una figura chiave o di un leader rende estremamente difficile apportare modifiche al protocollo Bitcoin. Questa immutabilità è fondamentale per preservare la fiducia degli utenti nella consistenza e nell'integrità del sistema.
Differenze rispetto alle altre criptovalute: Mentre molte altre criptovalute sono state create da individui o aziende identificabili, il modello di anonimato di Bitcoin lo rende unico. Le altre criptovalute possono essere vulnerabili alla censura o all'interferenza governativa in virtù delle identità delle persone coinvolte.
Comunità open-source: L'anonimato di Satoshi Nakamoto ha dato il via a una comunità di sviluppatori e appassionati open-source che lavorano insieme per migliorare e proteggere la rete Bitcoin. Questa comunità ha dimostrato un forte impegno a mantenere l'integrità del protocollo e a risolvere eventuali problemi che sorgono.
In sintesi, l'anonimato di Satoshi Nakamoto è un elemento chiave della sicurezza e dell'integrità di Bitcoin. Sebbene possa suscitare preoccupazioni iniziali sulla credibilità, nel corso degli anni, la resistenza della rete e il coinvolgimento di una vasta comunità open-source hanno contribuito a consolidare la fiducia nella longevità e nella robustezza del protocollo.
“Non mi interesso di investimenti, miei soldi li tengo sul conto, figuriamoci in bitcoin.”
Sono moltissime le persone che scelgono di lasciare tutti i propri risparmi sul conto corrente, sopratutto soggetti con bassissima istruzione finanziaria. Anche se nel breve periodo potrebbero performare meglio che investiti, nel lungo periodo è evidente a chiunque che si tratterebbe di una strategia perdente. Sarebbe sufficiente conoscere l’evoluzione del prezzo nei decenni di un bene di consumo a scelta per rendersene conto. Spesso sono soggetti che hanno seguito in passato i consigli di qualche impiegato di banca che gli ha rifilato obbligazioni spazzatura, improbabili investimenti in diamanti o assicurazioni mangia soldi, e decidono di non farsi più trascinare in investimenti che non comprendono. Il problema è che non si rendono conto che scegliendo di non investire, stanno in realtà allocando tutti i loro risparmi su un solo asset: la propria valuta nazionale ( se sono fortunati non vivono in Argentina, Libia, Zimbabwe...) . La liquidità è un asset come un altro, ma con la caratteristica di deprezzarsi ogni anno by design almeno di un 2%, le banche centrali esistono infatti proprio per questo obiettivo, e pochissimi si rendono di quanto sia folle accantonare il frutto del proprio lavoro in qualcosa che altri posso creare dal nulla a costo zero ( e facendoci credere che che l'inflazione sia cosa buona)
Inflazione e Deprezzamento del Potere d'Acquisto: Lasciare i propri risparmi sul conto corrente può sembrare una scelta sicura, ma spesso significa subire una perdita graduale del potere d'acquisto a causa dell'inflazione. Solitamente non ci si rende conto di quanto incida, trattandosi di un processo lento, ma basta allargare l'orizzonte temporale, o sbirciare un listino prezzi di qualche bene di consumo degli anni 70 per rendersene conto. Le banche centrali mirano a mantenere un livello di inflazione stabile (per fallire miseramente come dal 2021 in poi) che nel tempo erode il valore dei tuoi risparmi. Investire in asset che storicamente superano l'inflazione può aiutare a proteggere il potere d'acquisto a lungo termine.
Diversificazione del Portafoglio: Gli investimenti offrono l'opportunità di diversificare il tuo portafoglio, riducendo il rischio complessivo. Tenere tutti i risparmi in conto corrente esporrebbe i tuoi fondi a un unico asset (la valuta nazionale), il che può essere rischioso in caso di fluttuazioni o crisi economiche.
Istruzione Finanziaria: molte persone evitano di investire a causa della mancanza di istruzione finanziaria o di esperienze passate negative. Tuttavia, investire non significa necessariamente complessità. Esistono opzioni di investimento accessibili e relativamente semplici che possono essere adatte a chiunque. Quello di cui parliamo è il più semplice: diversificare la valuta di risparmio con una non dipendente da alcuno Stato.
“L'unica vera riserva di valore è l'oro, da migliaia di anni”
Sarei assolutamente d'accordo con questa affermazione, se non fosse che il mondo non è più quello di cent'anni fa: le persone non nascono e muoiono nel raggio di 30 chilometri come allora, e sopratutto i commerci avvengono in gran parte in un mercato globale e digitale. Bitcoin non fa altro migliorare le caratteristiche di scarsità che conferisce valore all'oro come strumento di preservazione del potere d'acquisto, trasportandolo però nell'era di internet, è meglio divisibile, verificabile e la supply è matematicamente predeterminata, mentre quella dell'oro è incerta.
L'oro ha una lunga storia come riserva di valore, risalendo a migliaia di anni. È stato utilizzato in molte civiltà come mezzo di scambio e riserva di valore, il che gli ha conferito una notevole reputazione. La sua durata nel tempo come store of value è un elemento chiave del suo appeal.
Il Bitcoin è stato progettato con l'obiettivo di migliorare le caratteristiche di scarsità che rendono l'oro prezioso. Come l'oro, il Bitcoin è limitato in quantità (con un massimo di 21 milioni di BTC) e, grazie alla tecnologia blockchain, offre la possibilità di trasferire valore in modo sicuro su scala globale. La sua divisibilità lo rende più adatto per le microtransazioni, e la sua matematica e prevedibilità nell'offerta possono conferire fiducia agli investitori.
“Non mi fido della tecnologia in generale, tutto ciò che è digitale sta portando il mondo verso una deriva distopica di sorveglianza, bitcoin è solo un altro metodo per tracciarci e sorvegliarci. Per questo lascio i miei risparmi prevalentemente in contanti.
Questa è una frase tipica di persone di mezza età che hanno sviluppato una certa insofferenza alle limitazioni delle libertà imposte dallo stato, hanno a cuore la loro privacy, anche in merito alle proprie spese, spesso ripudiano i social in quanto strumento di sorveglianza e censura, ma hanno poco o nulla comprensione degli aspetti tecnologici degli strumenti digitali. Bitcoin finisce quindi ingiustamente nello stesso calderone, non colgono invece che, pur essendo digitale, questo non è nelle mani di alcuno stato o azienda e farebbe esattamente al caso loro. Non percepiscono il rischio che i contanti, pur garantendogli privacy, sono destinati a scomparire: dal giorno alla notte potrebbero essere messi fuori corso o resi inutilizzabili anche con una scusa banale come quella della trasmissione di un virus di mano in mano. Chi viaggi raramente non se ne rende conto, ma in molte nazioni sono già praticamente cashless.
Privacy e Sorveglianza: La crescente digitalizzazione ha portato a un aumento delle opportunità di sorveglianza e monitoraggio delle attività delle persone. Alcune persone temono che questo possa minacciare la loro privacy e libertà. È importante essere consapevoli che Bitcoin consente transazioni pseudonime.
Comprensione Tecnologica: Le persone con una scarsa comprensione della tecnologia digitale potrebbero temere che Bitcoin rappresenti una minaccia alla loro privacy, mentre è uno degli strumenti più potenti per preservarla, al patto di saperlo usare correttamente.
Indipendenza da Stato e Aziende: Una delle caratteristiche chiave del Bitcoin è la sua decentralizzazione. Non è controllato da alcuno stato o azienda.
Declino del Contante: in molte nazioni si sta assistendo a un progressivo declino dell'uso del denaro contante a favore dei metodi di pagamento digitali. Questo può rappresentare una minaccia per coloro che preferiscono il contante per la privacy. La privacy finanziaria è una preoccupazione legittima, ed è alla base di qualunque altra libertà.
“Bitcoin non serve, i prezzi aumentano solo per colpa dell'Euro, dovremmo invece tornare alla Lira, così potremmo finanziare il welfare statale e ci sarebbero soldi per tutti i servizi pubblici, dato che potremmo stamparne senza vincoli dall'Europa.”
Tipico discorso da sovranista, è convinto che la perdita di potere d'acquisto sia colpa dell'Euro, ignora il fatto che la stessa perdita si sia verificata anche per il dollaro, semplicemente perché anch'esso viene continuamente immesso sui mercati tramite creazione di debito. Non si rende invece conto che se fossimo rimasti ( o se tornassimo ) alla Lira, le cose non farebbero altro che precipitare proporzionalmente a quanto denaro verrebbe stampato per finanziare la spesa pubblica, portandoci all'iperinflazione esattamente come in altri paesi con moneta debole quali Argentina, Libano, Turchia ecc. La frase “dovrebbe pagarlo lo Stato” non ha alcun senso, dato che lo Stato non ha soldi se non quelli confiscati tramite tassazione. Quelli stampati o generati tramite creazione di debito rientrano comunque tra quelli confiscati alla popolazione, solo che la confisca\tassazione avviene tramite diluizione della moneta ( inflazione ).
Iperinflazione: la creazione e la stampa incontrollata di moneta possono portare all'iperinflazione, una condizione in cui i prezzi aumentano a una velocità estremamente rapida e il valore della valuta crolla. Questo fenomeno può portare a gravi crisi economiche e disagi per la popolazione.
Effetti globali: È importante notare che la stampa incontrollata di denaro e l'iperinflazione non colpiscono solo una valuta, ma possono avere impatti globali. In un'economia globale interconnessa, le fluttuazioni di valuta e le crisi finanziarie possono diffondersi rapidamente.
“Bitcoin non ha alcun valore intrinseco, prima o poi la bolla scoppierà.”
Il denaro altro non è che il bene più liquido sui mercati, è il bene intermedio che risolve, nel baratto, il problema della doppia coincidenza dei desideri. Il valore di un bene è puramente soggettivo, e il valore di bitcoin è determinato, esattamente come per qualunque altro bene sul mercato, dell'incontro tra domanda e offerta ( teoria del valore soggettivo, Mises ), e non da un qualche valore impresso in esso come la quantità di lavoro necessario a produrlo ( teoria del valore del valoro, Marx ) nonostante per bitcoin si potrebbe erroneamente assumerne come valore intrinseco la quantità di energia elettrica e di calcolo consumata nel mining. Una sedia varrà quanto il soggetto sarà disposta a spendervi indipendentemente da quante ore di lavoro siano servite per produrla, e un'opera d'arte non avrà altro valore che quello soggettivo, in base ai propri gusti e priorità di spesa. L'aria ha un valore enorme per ciascuno di noi, ma non ha alcun valore commerciale perchè illimitata. Siccome domanda e offerta sono gli unici due fattori che determinano il valore ogni bene, possiamo dedurre che, essendo matematicamente certi che l'offerta di bitcoin sarà sempre limitata asintoticamente a 21 milioni e che la sua emissione viene dimezzata ogni circa quattro anni, il prezzo crescerà certamente se la domanda per esso rimarrà stabile o aumenterà. Gli ultimi quattordici anni ci suggeriscono che la domanda sia continuamente in crescita, ma ovviamente non vi è certezza.
Valore soggettivo: il valore di un bene è determinato dalla percezione soggettiva degli individui. Non è basato su un valore intrinseco oggettivo, ma piuttosto sull'utilità e sulla domanda che le persone attribuiscono a quel bene. L'utilità di Bitcoin è soggettiva: essendo uno strumento, ognuno può utilizzarlo come crede esattamente come un coltello può spalmare il burro o ferire. Bitcoin può essere strumento di risparmio o speculazione, protezione da confisca o strumento di libertà individuale.
Bitcoin e domanda: L'aspetto fondamentale di Bitcoin è che la sua offerta è limitata a 21 milioni di unità, e l'emissione è programmata con regole fisse. Questo rende Bitcoin diverso dalle valute fiat tradizionali, ma anche dalle altre criptovalute, che soffrono di un controllo centralizzato nascosto dietro ad una finta decentralizzazione. Per esempio, nel caso Luna\ust il fondatore e leader ha deciso unilateralmente di avviare una stampa incontrollata di valuta nel tentativo di salvarne il funzionamento. Ciò ha causato una diluizione rapidissima della moneta, portandone il valore a zero in modo simile a ciò che è accaduto in Zimbabwe o nella repubblica di Weimar con la valuta statale. Dietro a questi progetti minori c'è sempre qualcuno che, DAO o non DAO, alla fine scrive il codice a proprio piacere, proprio come le monete fiat, il cui approvvigionamento può essere aumentato dalle banche centrali a loro discrezione.
La decentralizzazione di Bitcoin, in cui le transazioni sono validate da una rete globale di nodi distribuiti, contribuisce a garantire che il protocollo sia governato da un consenso diffuso senza nessuno al comando. Ciò rende più difficile apportare modifiche unilaterali e offre maggiore sicurezza.
“Se perdo le chiavi private o sbaglio un pagamento non posso chiamare nessuno per farmeli restituire, non voglio la responsabilità di custodire i miei risparmi”
Quel che può sembrare un fardello inutile, è invece uno dei doni più grandi che offre bitcoin. Per la prima volta abbiamo uno strumento che ci rende davvero sovrani sul frutto del nostro lavoro, senza le difficoltà e i costi di custodia dell'oro, liberandoci anche dalla necessità di fidarci di un intermediario bancario. Da gradi poteri è noto che derivino grandi responsabilità.
Autonomia Finanziaria: La custodia delle proprie chiavi private conferisce agli individui un alto grado di autonomia finanziaria. Non è necessario fare affidamento su istituzioni finanziarie o intermediari per gestire i propri fondi. Questo è particolarmente importante in contesti in cui la fiducia nelle istituzioni finanziarie è limitata.
Sicurezza: Se gestite correttamente, le chiavi private possono essere estremamente sicure. I wallet hardware e i wallet software sicuri offrono un elevato livello di protezione contro il furto e l'accesso non autorizzato. Gli utenti possono adottare misure per proteggere le proprie chiavi, come l'uso di passphrase aggiuntive e la memorizzazione offline su supporti metallici.
Controllo Totale: Bitcoin consente agli utenti di avere il controllo totale dei propri fondi. Non ci sono restrizioni o blocchi sui trasferimenti, e gli utenti possono gestire i propri asset in modo completamente indipendente. E' importante non cadere nell'errore di lasciare i propri bitcoin su siti internet come gli exchange, o si ricadrebbe nel concetto banca, alla quale torneremmo ad affidare i nostri risparmi invece che controllarli personalmente.
Rischi e Formazione: Tuttavia, è importante sottolineare che con questo controllo viene una maggiore responsabilità. Gli utenti devono essere adeguatamente formati e consapevoli dei rischi associati alla custodia delle chiavi private. La perdita delle chiavi private o errori nelle transazioni possono comportare la perdita irreversibile dei fondi.
In definitiva, la custodia delle chiavi private è un aspetto fondamentale per sfruttare appieno i vantaggi di Bitcoin, ma richiede una buona comprensione delle pratiche di sicurezza e delle responsabilità coinvolte. Coloro che abbracciano questa responsabilità possono godere di maggiore autonomia e controllo sui propri fondi, eliminando la necessità di fidarsi di intermediari finanziari.
“Il denaro deve per forza essere gestito dallo stato, è sempre stato così, tornare a una moneta di mercato sarebbe un arretramento tecnologico.”
L'uomo ha usato moneta di mercato per millenni, partendo da pietre e conchiglie per passare alle monete metalliche in Mesopotamia verso il 2500 a.C. Le monete Romane e successivamente le note di banco medioevali basavano ancora il denaro sull'oro, ma abbiamo iniziato a fidarci di un intermediario per questioni di praticità ( l'oro aveva il problema di spendibilità nello spazio: seppur accettato ovunque, è molto costoso e rischioso spostarlo ) Solo dal 15 agosto 1971 il denaro non ha più nulla a che vedere con l'oro, e non è altro che carta alla quale attribuiamo il valore impresso sopra, ed è la causa della costante, continua e devastante perdita di potere d'acquisto dei nostri risparmi. Lo stesso Premio Nobel per l'economia Frederich Hayek ha detto: “non riavremo una moneta sana finché non la toglieremo in qualche modo dalle mani dei governi”.
Il pensiero economico più diffuso sostiene che la stampa di denaro facile sia necessaria allo sviluppo dell’economia, inoltre asserisce che una valuta con offerta elastica sia necessaria per intervenire in caso di crisi economica, per stimolare i mercati e per aiutare i deboli ( anche se solitamente serve ad aiutare le banche ). La Scuola Economia Austriaca invece, che predilige una valuta ad offerta rigida come bitcoin, controbatte che seppure l’economia crescerebbe ad un ritmo più contenuto, non avremmo più un’economia caratterizzata da alternanza periodica di bolle e crisi. Le bolle infatti sono causate proprio dalla disponibilità di denaro facile, si pensi ai tassi zero degli ultimi anni, che causa allocazione di investimenti in progetti non sostenibili in regime di moneta sana; questi sono destinati inevitabilmente a crollare rovinosamente prima o poi. La moneta ad offerta elastica non è quindi la soluzione alle crisi economica, ma la causa delle stesse. Probabilmente in un bitcoin standard non avremmo aziende tech che lavorano per anni in perdita, non avremmo forse Netflix e simili, ma il costo che paghiamo è l’impossibilità di creare risparmio transgenerazionale attraverso la moneta, ma solo attraverso asset e investimento.
Uno degli aspetti più importanti da capire è che senza denaro fiat, in un sistema economico basato su un bene finito come bitcoin o l'oro ( che ha fallito prevalentemente perchè costoso e difficile da spostare in grande quantità ) non esisterebbe la creazione di denaro dal nulla tramite debito. Senza denaro facile gli stati dovrebbero finanziarsi solo tramite tassazione, ma la popolazione andrebbe convinta sulla necessità delle azioni militari da intraprendere, mentre ora decisioni di questa portata sono in mano a pochissime persone. In un mondo senza denaro fiat ed in un sistema economico basato su bitcoin, le guerre sarebbero indubbiamente più rare, o perlomeno brevi.
Limitazioni Finanziarie: La natura delle risorse limitate come Bitcoin o l'oro imporrebbe limitazioni intrinseche sulla capacità di finanziare guerre.
Equilibrio Economico: La mancanza di possibilità di creare denaro dal nulla potrebbe promuovere una maggiore stabilità economica e finanziaria, in quanto i governi non potrebbero ricorrere all'inflazione per finanziare spese e guerre, oltre che alimentare cicli economici di boom&bust tipici della nostra economia.
Riflessioni sulle Politiche Militari: Una società basata su risorse finite potrebbe portare a una maggiore riflessione sulle politiche militari e sulla necessità di risolvere i conflitti pacificamente e diplomaticamente.
“Bitcoin non può essere denaro perché è troppo volatile e come investimento è troppo rischioso”
Bitcoin non può ancora assolvere al ruolo di unità di conto, proprio a causa della sua volatilità, principalmente perché è ancora troppo giovane; se la sua capitalizzazione aumenterà, diminuirà anche la sua volatilità. Da un altro punto di vista, potrebbe già essere unità di conto in una comunità che adottasse bitcoin come unica o principale valuta di scambio, la volatilità infatti va necessariamente misurata in funzione di un altro bene o valuta. Dal punto di vista dell'investimento, la volatilità non è necessariamente un rischio, se si è disposti a sopportarla guardando al lungo periodo e non si investe in leva. Bitcoin inoltre non andrebbe inteso come investimento, ma come strumento di risparmio: non dovrei acquistare bitcoin come un'azione, dovrei invece scegliere di non acquistare l'ennesimo inutile paio di scarpe, abbassare la mia preferenza temporale mettendo quelle 100€ non spese in uno strumento di risparmio che ha dato prova di essere la miglior protezione contro l'inflazione degli ultimi 14 anni, insegnando nuovamente alle persone il valore del risparmio e dell'accumulo di capitale come presupposto per l'investimento in beni produttivi, riportando il Capitalismo al suo significato iniziale, oggi confuso con il consumismo.
Volatilità come Unità di Conto: È vero che la volatilità di Bitcoin può renderlo meno adatto come unità di conto stabile in questo momento. Tuttavia la volatilità è relativa a un riferimento esterno, come una valuta fiat. In comunità che accettano Bitcoin come valuta principale, la volatilità potrebbe avere un impatto meno significativo poiché i prezzi dei beni e dei servizi sarebbero denominati direttamente in Bitcoin. Con il tempo e una maggiore adozione, la volatilità potrebbe diminuire.
Risparmio vs. Investimento: La distinzione tra l'uso di Bitcoin come strumento di risparmio piuttosto che come investimento è importante. Bitcoin può essere considerato come una forma di risparmio a lungo termine e come un mezzo per proteggere il proprio potere d'acquisto dall'inflazione. Questo approccio incoraggia la responsabilità finanziaria e la creazione di valore a lungo termine.
Ruolo del Capitale e del Consumismo: La promozione del risparmio e dell'accumulo di capitale come base per l'investimento in beni produttivi è un concetto economico importante. Bitcoin, con la sua natura deflazionistica, potrebbe svolgere un ruolo nell'educare le persone sulla preservazione del valore e sulla creazione di ricchezza a lungo termine invece del consumismo immediato.
In sintesi, la volatilità attuale di Bitcoin e il suo ruolo in quanto unità di conto sono sfide che potrebbero essere superate con il tempo e una maggiore adozione. Nel frattempo, Bitcoin può essere considerato uno strumento di risparmio e una forma di protezione contro l'inflazione, promuovendo la responsabilità finanziaria e la creazione di valore a lungo termine.
“Le cryptovalute sono un investimento a rischio, quindi meglio diversificare su tante monete così ottimizzo rischio e rendimento.
Questo è un errore di chi a questo mondo si è già avvicinato, ma non ha ancora capito la differenza tra Bitcoin e tutto il resto. Spesso dipende da quante ore di studio ha dedicato al settore: all'aumentare di queste diventa sempre più probabile cogliere la differenza tra strumento rivoluzionario per l'intera umanità ( bitcoin ), e uno strumento speculativo ( le criptovalute ) che nulla hanno a che fare con l'evoluzione tecnologica della moneta, strumento di libertà e sovranità individuale. E' la stessa differenza che esiste tra oro e gratta e vinci. Sono due mondi distanti anni luce, che andrebbero trattati in modo totalmente distinto, e non parti della stessa asset class, come potrebbero essere Amazon e Meta in un paniere di azioni tech.
“Bitcoin è superato, farà la fine di MySpace, questa altcoin è molto più veloce e le fee sono più basse
Bitcoin non è replicabile, come non lo è il suo effetto network, è davvero improbabile che qualcosa di simile possa scalzarne l'importanza odierna. Bitcoin è una scoperta della portata della ruota e del fuoco, non si possono reinventare, inoltre bitcoin non è lo stesso del giorno della sua nascita, si è evoluto e continua a farlo, senza mai snaturarlo, perchè sarebbe impossibile farlo nella sua caratteristiche distintive. La seconda per capitalizzazione, Ethereum, non può certo dire lo stesso, dato che ha cambiato più volte la sua proposta di valore nonché l’ algoritmo di consenso: il cuore di una blockchain. Chi si sofferma su dettagli come velocità e fee, non ha minimamente capito quale sia la vera proposta di valore di bitcoin, ovvero la sua incensurabilità e sicurezza, ciò che bitcoin offre è un cambio di paradigma che nessun'altra criptomoneta può garantire. Per approfondire le differenze con le altcoin, vai all’articolo.
“Bitcoin non può più apprezzarsi granchè, cosa ci investo a fare 3 o 4mila euro?”
Se il focus è il prezzo, non si è minimamente colto lo scopo e la potenza di Bitcoin come protocollo e strumento di sovranità individuale. Se anche non si apprezzasse economicamente per i prossimi venti anni, avrebbe comunque assolto al suo scopo di proteggere dall'aggressione statale. La sua funzione è quella di assicurazione contro il collasso delle monete statali, che non è un'eventualità: è una certezza, la variabile è solo la velocità con la quale avverà.
La prospettiva di investire in Bitcoin dovrebbe andare oltre il puro apprezzamento del prezzo. Se il tuo unico obiettivo è ottenere guadagni rapidi e significativi, allora potresti essere deluso dalla sua volatilità a breve termine. Tuttavia, è importante comprendere che Bitcoin rappresenta molto di più di un semplice strumento speculativo. È un'innovazione rivoluzionaria nel sistema finanziario e monetario, con il potenziale per proteggere i tuoi risparmi dall'inflazione e dalla manipolazione statale delle valute.
Investire in Bitcoin è come scommettere sull'adozione di una nuova forma di denaro digitale che offre sicurezza, incensurabilità e trasparenza. Può essere considerato un'assicurazione contro il deprezzamento delle valute fiat e l'instabilità economica. Quindi, anziché concentrarti solo sull'apprezzamento del prezzo a breve termine, considera l'aspetto a lungo termine di proteggere il tuo patrimonio e la tua sovranità finanziaria. Non si tratta solo di guadagni finanziari, ma di essere parte di una rivoluzione monetaria e di difendere la tua libertà finanziaria. Se proprio non puoi fare a meno di ragionare il termini di prezzo, dovresti almeno allargare il tuo orizzonte temporale e provare a guardare un grafico di qualche altcoin con controvalore in bitcoin anziché dollari. Ti renderai conto che le altcoin sono stelle cadenti che godono di grande apprezzamento in pochi mesi, per poi perdere costantemente valore rispetto a bitcoin sul lungo periodo; anche se ci sono delle eccezioni, è molto difficile indovinare quale sarà il prossimo unicorno. Di contro, se bitcoin dovesse davvero un giorno attrarre anche solo il 5% del capitali dai principali asset di investimento tradizionali, potrebbe raggiungere cifra a sei zeri.
“Bitcoin aiuta i criminali perché li aiuta a restare anonimi, sono favorevole ai pagamenti elettronici come alle telecamere di sorveglianza perché la privacy è meno importante della nostra sicurezza.”
Qui siamo su un piano diverso, non si tratta di finanza, economia o percezione del denaro, ma piuttosto di una distorsione preoccupantemente diffusa sulla legittimità del ruolo dello stato nella vita delle persone, costantemente teso all'annichilimento del valore principe nella vita di un uomo: la libertà individuale, e del ruolo della tassazione ( nonché dell'inflazione della massa monetaria come tassa occulta ) come appropriazione indebita sotto minaccia di violenza, che diventa lecita e morale quando perpetrata da un governo. Non esiste libertà senza privacy, sopratutto la privacy finanziaria. Questo è l'argomento più lungo e complesso da affrontare, che affonda le origini nell'indottrinamento nel quale ognuno di noi è immerso fin da bambino, e necessita della volontà del lettore di volerlo approfondire prima di giudicare, con almeno una manciata di libri sull'argomento.
“Bitcoin inquina, consuma più della Danimarca! I pagamenti elettronici centralizzati delle banche sono molto più green.”
Questo argomento, seppure sia stato molto di moda almeno per tutto il 2022, sta diventando obsoleto anche sui media mainstream. E' addirittura il centro di ricerca per l'energia del MIT ad avere recentemente fatto marcia indietro riconsiderando i calcoli sull'impatto ambientale di Bitcoin precedentemente pubblicati, e riconoscendone ora addirittura gli effetti benefici grazie alla spinta innovativa nello sfruttamento delle risorse rinnovabili, come l'uso più ecologico del gas flaring o gli effetti stabilizzatori nelle rete elettriche ( vedi esempio del Texas ). A conti fatti, bitcoin consuma 1\10 dell'energia assorbita dal sistema bancario tradizionale, il che rende quantomeno bizzarro il diverso approccio che viene riservato a bitcoin, un sistema più green rispetto alle banche, e a Tesla, una variante elettrica delle auto a scoppio. Entrambe consumano la stessa energia, nessuno dei due emette direttamente gas inquinanti, ma mentre i miner di bitcoin riescono ad essere profittevoli sostanzialmente solo usando energie rinnovabili a basso costo, le auto elettriche vengono indistintamente caricate con energia elettrica generata da qualunque fonte, nonostante ciò sono il vanto di ogni ecologista che si rispetti.
Hai perplessità diverse? Scrivilo nei commenti!
Hai apprezzato la lettura? Fammelo sapere con pochi ( anche tanti vanno bene ) sats :-)
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grazie mille, alla fine mi sbatto solo per un feedback dei lettori, quindi apprezzo molto le condivisioni 😁
Bravissimo hai scritto n pezzo degno di nota su Bitcoin e libertà, ti ho fatto un po di pubblicita verso i miei contatti. saluti da un libertario ;-) max